Il Rubens nascosto: la grande tela di Sant’Andrea alla Fondazione De Amberes
Il Martirio di Sant’Andrea di Rubens, conservato alla Fondazione Carlos de Amberes, è una delle opere più significative del maestro fiammingo che nel 1637 venne chiamato a Madrid da Filippo IV per la realizzazione di una serie di opere. La grande tela di 2 metri per 3, è stata portata a termine un anno prima della morte dell’artista ed è dunque possibile considerarla il vertice del suo stile e una sorta di suo testamento artistico e spirituale. L’opera venne commissionata da Jan van Vucht, un fiammingo residente a Madrid. Alla sua morte lasciò l’opera all’ospedale di Sant’Andrea dei Fiamminghi, nucleo originario dell’attuale palazzo che ospita la Fondazione de Amberes.
La storia del Martirio di Sant’Andrea
La vicenda del martirio di Sant’Andrea narrato nella tela di Rubens trae ispirazione dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine. Qui si racconta come l’apostolo Andrea, in Grecia, avesse convertito numerosi pagani al cristianesimo. Tra questi anche la sposa del proconsole Eugea, la fanciulla che compare inginocchiata nel quadro. Quando il proconsole venne a conoscenza dell’operato di Sant’Andrea, lo incarcerò e lo legò mani e piedi alla croce per lasciarlo morire lentamente. Il calvario del santo durò due giorni. Sant’Andrea non smise mai di predicare e continuò a convertire coloro che accorrevano ad ascoltarlo ai piedi della croce. Impressionata dalla bontà delle sue parole, la moltitudine si ribellò al proconsole Egea e quando questi si decise a liberare il santo, ormai era troppo tardi. Sant’Andrea concesse il perdono al proconsole, ma raccontò che ormai era sul punto di morire e “già vedeva il suo Re che lo stava aspettando”.
Il quadro di Rubens sembra rappresentare il preciso momento in cui il Santo sta per ricongiungersi con Cristo. Ai suoi piedi, mandati dal Proconsole, i boia cercano di sciogliere le corde che lo tengono legato ma le loro braccia si paralizzano al solo toccarle: il santo chiede di essere consegnato alla terra, perché la sua ora è giunta.
Oltre all’opera di Rubens, la Fondazione Carlos de Amberes ospita – a rotazione – altre opere di arte fiamminga risalenti al XVI e XVII secolo, ovvero il periodo in cui la storia della Spagna e quella dei Paesi Bassi furono profondamente intrecciate sotto il dominio degli Asburgo.
PER VISITARE IL MARTIRIO DI SANT’ANDREA
Cappella della Fondazione Carlos de Amberes, C/ Claudio Coello 99
Per maggiori informazioni potete visitare il SITO WEB DELLA FONDAZIONE
Ingresso gratuito
Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 15. Chiuso i giorni festivi